La Scoperta di Troia by Heinrich Schliemann

La Scoperta di Troia by Heinrich Schliemann

autore:Heinrich Schliemann [Schliemann, Heinrich]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-29T11:22:07+00:00


Oggi egli ha portato allo scoperto un magnifico baluardo fatto di grosse pietre di calcare conchifero, ben squadrate e senza cemento o calcina, che però non mi sembra piú antico dell’età di Lisimaco. Esso ci è di notevole ostacolo, ma è troppo bello e venerando perché io osi metterci le mani, e dovrà essere conservato.

Su questo lato sud la stratificazione di età greca è molto piú notevole che sul lato nord e sulla superficie, e finora Georgios Photidas continua a trovare sempre vasellame greco e quei pezzi tondi di terracotta, con due Storia dell’arte Einaudi

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Heinrich Schliemann La scoperta di Troia fori a un’estremità, che nei miei scavi cessavano del tutto già a due metri di profondità. In massima parte questi pezzi tondi hanno il marchio del vasaio, che rappresenta un altare con sopra una mosca o ape con le ali spiegate.

Sulla piattaforma del lato nord, per risparmiare la fatica indescrivibile di abbassarla di due metri e aspor-tarne quindi tremila metri cubi di terra, ho dato una pendenza di 10 gradi per un tratto di dieci metri, in modo che in quel punto ho continuato a lavorare sul livello originario. Questo terreno al livello originario dimostra a sufficienza che tutte quelle grandi masse di pietre enormi, in massima parte piú o meno squadrate, con le quali dovevo lottare continuamente fra i dieci e i quattordici metri di profondità, provengono da grosse costruzioni che nel corso dei secoli sono state erette le une sulle rovine delle altre, giacché non mi sembra pensabile che un solo palazzo, anche grande, fosse pure di sei piani, potesse lasciare queste rovine colossali che, arrivando fino alla roccia, hanno un’altezza di sei metri.

Da qualche giorno abbiamo superato queste masse di pietre. Ma troviamo di continuo molti grossi blocchi isolati.

Gli indizi di civiltà superiore, che aumentano con la profondità, continuano fino al livello originario, e subito sopra di esso trovo in grande quantità frammenti di vasellame nero lucido, talvolta rosso o bruno, con decorazioni incise, di una qualità cosí eccellente che non avevo ancora mai trovato, fra i resti di età greca, neppure negli strati piú alti.

Oggi, a cinque metri di profondità, ho trovato un vaso molto grazioso con tre piedi, che deve raffigurare certamente una donna, probabilmente la Minerva iliaca, perché ha due seni e l’ombelico.

Sembra che i serpenti, col caldo che è venuto, siano usciti dai loro buchi invernali: da dieci giorni non ne vedo piú.

Storia dell’arte Einaudi

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Heinrich Schliemann La scoperta di Troia Nonostante le difficoltà e le tribolazioni, tra i lati piacevoli degli scavi c’è che non si ha mai tempo di annoiarsi.

Sul monte Hissarlik, 23 maggio 1872.

Dalla data dell’ultima relazione, 11 maggio, purtroppo abbiamo avuto altre tre grandi feste greche e due feste piccole, oggi compreso, e pertanto in questi dodici giorni ho avuto soltanto sette giornate normali di lavoro. Per quanto la gente sia povera e lavori volentieri, non c’è modo di convincerla a lavorare i giorni festivi, neppure per le feste dei santi piú insignificanti; «il santo ci punisce», è la risposta



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